Smorfia

Con il capitone si intende l’anguilla che si posiziona al numero 31 della tabella compilata dalla Smorfia Napoletana. L’anguilla è un alimento presente nelle tavole di moltissime culture e in tutte ha una sua particolare simbologia legata alla sessualità ma anche a concetti astratti come la saggezza e la capacità di vedere oltre le apparenze.

Sognare un’anguilla quindi può portare a una doppia interpretazione poiché, pur essendo un pesce, viene spesso confuso con il serpente. In entrambi i casi comunque il sognatore probabilmente ha a che fare con un lato sfuggente della sua personalità o di una persona del quale diffida.

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Al numero 31 troviamo nella Smorfia Napoletana il capofamiglia o padrone di casa. Sognare il padrone di casa equivale ad avere a che fare con il custode della propria interiorità rappresentata simbolicamente dalla casa onirica. Per capire e interpretare correttamente il suo ruolo è importante avere ben chiara la dimora nella quale il sognatore si sta muovendo.

Una casa in vecchio stile ma arredata con fasto e buon gusto può benissimo rappresentare la ricchezza interiore del dormiente e la sua personalità in generale. Se invece sta cadendo a pezzi o ha bisogno di interventi di manutenzione e riparazione allora è molto probabile che il soggetto stia passando una fase in cui vi è un forte calo di autostima.

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Al numero 30 la Smorfia Napoletana associa le palle del Tenente e non riferito a un’altra parte anatomica del corpo maschile ma, semplicemente, fa riferimento alle palle di cannone. In generale, sognare una palla è di buon auspicio poiché la sua circolarità richiama la perfezione e la continuità delle cose e di tutti gli aspetti dell’esistenza umana. Essendo una sfera, inoltre, indica anche il movimento ed è con il movimento che si indica anche il cambiamento, la trasformazione ciclica delle cose stesse.

La palla di cristallo, ad esempio, indica che si sta facendo un sogno premonitore e il dormiente risulta essere particolarmente ottimista per quanto riguarda il futuro. Tuttavia se si vede nell’atto di scagliarla lontano e in malo modo allora è probabile che stia vivendo una situazione particolarmente stressante che lo costringe a mantenersi vigile per scongiurare il sopraggiungere di situazioni spiacevoli e dolorose.

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Il pitale o vaso da notte è identificato dalla Smorfia Napoletana come orinale e si colloca al numero 27 della tabella. Un tempo non vi erano i comodi bagni in casa, il vaso da notte lo si teneva in camera da letto e lì venivano raccolti i bisogni corporali. Per quanto possa sembrare disgustoso, sognare il pitale non ha necessariamente un risvolto negativo. Anzi, ad esempio sognare le feci è considerato di buon auspicio e nello specifico pronostica ottimi guadagni e successo negli affari.

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Il 26 nella tabella della Smorfia Napoletana è l’unico numero che non fa riferimento a un’immagine o a un concetto astratto ma viene dedicato a un nome di battesimo, Anna o Nanninella. Il nome di Anna è importantissimo per la religione cattolica in quanto rappresenta la madre della Vergine Maria e, per questo, santificata e molto amata dai credenti cristiani. Nanninella è un vezzeggiativo del nome e significa: “Colei che è piena di Grazia”. Di solito Sant’Anna protegge le gestanti e tutte le donne dedite alle faccende domestiche come il ricamo e la tessitura.

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Il Natale è una ricorrenza annuale molto attesa in tutto il mondo all’interno della quale ci si scambiano doni e buoni propositi e, naturalmente, la Smorfia Napoletana la inserisce al numero 25 della sua tabella e giorno con la quale si identifica, per questioni pratiche, la nascita di Cristo. Il Natale è simbolo di comunione spirituale ma se viene sognato allora il significato cambia e rivela un contrasto molto forte tra la natura esteriore e quella interiore dove il sognatore rinnega quest’ultima. Più che di unione il Natale onirico rivela separazione in casa, con le persone più cari che vengono percepite come lontane e distanti ma può anche essere un moto di nostalgia verso ricordi più dolci e confortanti ma che deve superare se vuole tornare a quell’equilibrio spirituale che teme di aver perduto per sempre.

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Come lo scemo (23) non va confuso con il pazzo (22) il soldato (12) non va confuso con le guardie, ‘e gguardie, che la Smorfia Napoletana segnala al numero 24. Come il soldato è incaricato di difendere ad ogni costi, anche della vita, i confini di uno Stato, la guardia è invece incaricata di difendere l’interno dei confini e dei centri urbani nel quale opera. Il motto della polizia americana è “proteggere e servire” e la stessa cosa vale per il soggetto quando sa di sognare una guardia. Fondamentalmente il suo inconscio ha bisogno di protezione e di un punto di riferimento in grado di rassicurarlo con la sua autorità.

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Non va confuso con il pazzo perché lo scemo ha la posizione numero 23 nella Smorfia Napoletana. C’è differenza tra l’essere stupidi e il fare lo stupido e solitamente la seconda opzione è di pertinenza delle persone che manipolano informazioni reali tramutandole in situazioni grottesche, con lo scopo di far riflettere attraverso il riso. Compito dei giullari nell’antichità e dei comici ai giorni nostri.

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