La crosta terrestre non è immobile come può sembrare ma è in lento e costante movimento. Quando, nel sottosuolo, avviene uno scontro tra due placche tettoniche, esse generano il terremoto. Anticamente, nelle culture orientali, questo improvviso evento naturale era dovuto ad animali o figure mitologiche la cui funzione era di sorreggere il suolo sulla quale si svolge la vita di tutte le creature viventi. Per il Giappone era un enorme pesce, per l’India un serpente, per la cultura occidentale il compito di sostenere la terraferma era il titano Atlante, punito per aver sostenuto Crono invece di Zeus, re degli dei. In ogni caso, il terremoto rappresenta un cambiamento traumatico e, naturalmente, non previsto.
Sognare un terremoto non è solitamente considerato di cattivo auspicio. Il tranquillo corso della vita del sognatore subirà una svolta sconvolgente e pericolosa e se tale evento distrugge la propria dimora, riprodotta in ambiente onirico, preannuncia un futuro infausto non solo per il soggetto in questione ma anche per chi convive sotto il suo stesso tetto. Il cambiamento, di per sé, non è né negativo né positivo dipende dalle emozioni con le quali viene associato.
L’interpretazione del terremoto onirico varia anche a seconda dell’intensità delle vibrazioni percepite. Delle brevi scosse indicano, appunto dei cambiamenti in arrivo e per questo è molto importante segnarsi anche le sensazioni provate, se non si prova ansia o paura vuol dire che il sognatore è preparato a cogliere le occasioni e le opportunità che aspetta da tempo. È probabile che il dormiente stia vivendo una periodo di stallo in un ambito qualsiasi della sua vita privata e professionale e che sta per essere sbloccato. Se invece il soggetto tende ad avere una visione negativa di ciò che gli accade mosciamente e inconsciamente, queste brevi scosse potrebbero anche consigliargli di cercare di avere un atteggiamento più positivo e costruttivo incominciando a distruggere tutti gli ostacoli che si crea cedendo alle sue insicurezze.