Qualsiasi volatile viene identificato con la parola uccello che, secondo la Smorfia Napoletana, plana al numero 35 della tabella onirica. Dati gli evidenti riferimenti sessuali, sognare un uccello può indicare una qualche mancanza del sognatore e, in particolare, della sognatrice all’interno di questa sfera. Se invece si toglie l’aspetto sessuale è molto probabile che il dormiente senta il bisogno realizzare i suoi desideri senza essere oppresso dal peso delle responsabilità quotidiane o, semplicemente, che senta la necessità di liberarsi egli stesso dei pregiudizio culturali e sociali in cui si trova intrappolato.
Che sia in casa o in gabbia, l’uccello onirico è comunque simbolo di un qualsiasi stato di malessere che va affrontato. Una curiosità, il volo degli uccelli veniva studiato nell’antichità e rappresentava un’antica tecnica divinatoria dette ornitomanzia. La Smorfia Napoletana assegna quindi il 35 all’uccello ma ci sono altre immagini oniriche con lo stesso numero che vanno prese in considerazione come:
abito, aderire, agricoltore, ambulanza, bottega, bufera, caffe, carretto, carrozza, carta, cartuccia, colazione, crosta-e, dente-i, dilettante, dipanare, dissipare, foglio, fremere, incontrare-arsi, madia, minacciare, nudo-a, oasi, olimpica-o, orefice, orlare, penetrare, raduno-are, rassegna, recare-arsi, refezione, rianimare, ricordare, sedia, seppie-a, siepe, soccorrere, spaccare, spada, stampa, stoviglie, tarma, umiliare, valle, veicolo, velivolo, versare, vestibolo, violenza, voto, vuotare.