È la grammatica dell’anima, la musica è parte fondamentale dell’essere umano fina dai tempi più remoti e nella tabella della Smorfia Napoletana risuona alla posizione 55. Sognare la musica è un avvenimento raro ma non impossibile ed è direttamente collegata alle emozioni più delicate e celate che compongono l’anima, l’essenza stessa del sognatore che fuoriesce spensierata se si vede nell’atto di cantare.
L’ascolto non è altro che una riproduzione dell’inconscio che percepisce il mondo con fiducia e ottimismo, è come se il dormiente fosse certo che non avrà nulla da temere e che nessuno potrà renderlo infelice. Tuttavia, se la musica ascoltata pare lontana, indistinta o frammentata allora il sognatore sta cercando di focalizzare un evento passato per il quale nutre nostalgia mentre se sta sperimentando, componendo una musica personale allora sta cercando di trovare il giusto accordo per far uscire la sua anima allo scoperto, anche nella vita quotidiana maggiormente improntata sull’apparire che sull’essere.
Il numero della musica è quindi il 55 ma vi sono altre immagini oniriche che corripsondono a questa cifra e sono:
artiglio, bacchetta, broccato, cambiale, canapa, cicala, consigliare-arsi, consiglio, corredo, distrarsi, funerale, imitare, mazzo-i, oratorio, orso-a, pala, pedana, pelare, piviale, processione, rosario, rossetto, scaricare, sciame, segnale, selvaggina, sopportare, spianare, spine-a, statua, suonatore, tonsille, torcia, tostare, tunnel, uccelliera, usare.