Le storielle narrate e interpretate da Antonio Banderas nelle pubblicità del Mulino Bianco, nota marca alimentare che realizza focacce, biscotti e brioche, dipingono un’immagine piacevole e deliziosa. In questo bucolico paesaggio, grande protagonista non è Banderas, la cui presenza è sicuramente apprezzata dal pubblico femminile, ma la farina. L’ingrediente base per la lavorazione di un alimento immancabile sulla nostra tavola, il pane. Le vicende televisive, basate sull’ampia gamma di possibilità culinarie che si possono creare con questo semplice ingrediente, lasciano un senso di gioia, opulenza, benessere, salute e vita.
Sognare la farina però ha un significato tutt’altro che positivo. La farina, purtroppo, è forriera di cattive notizie. Indica che molto presto si entrerà in una fase di lutto, nello specifico la morte busserà alla porta di una delle case dislocate all’interno del quartiere di residenza del sognatore. Questo solo vedendola. Se poi il dormiente sta procedendo con la macinatura di tale materiale, altro che opulenza, sono in vista cospicue perdite finanziare. Meglio se a macinarla sono gli altri, la cornice idilliaca della pubblicità andrà a beneficio del dormiente il quale, se ne risulta pure ricoperto, saprà cogliere degli affari molto vantaggiosi. La farina solitamente va setacciata, se il soggetto nel sogno sta svolgendo questo passaggio vuol dire che riceverà delle visite mentre se la sta impastando indica che sarà un buon genitore. Il numero della farina è il 10 il quale simboleggia la pace e, in ambito cristiano, si riferisce indiscutibilmente ai Dieci Comandamenti. Tuttavia le cifre inerenti cambiano a seconda di come la farina viene presentata, oltre alla qualità di appartenenza e alla sua composizione precisa. Una farina dolce ha il 42, gialla 58, impastata 9, sfusa 13, in sacchi o di ricino il 35. Una farina di fave corrisponde al 23, di frumento al 50, di lino al 73, di mandorle al 16, di orzo al 6, una farina di primo velo al 24.