Anche se viviamo prevalentemente in realtà fortemente urbanizzate dominate dall’ausilio della tecnologia, noi esseri umani manteniamo, almeno nei sogni, un primitivo collegamento con la terra e i suoi cicli naturali. Un collegamento che affiora nell’esercizio dell’agricoltura, principale fonte di sostentamento. Tra gli strumenti, preponderante era, in tempi antichi, l’utilizzo della falce che, a sua volta, ha una duplice valenza. L’oggetto, infatti, visto nelle mani di Demetra, dea delle faccende agricole, ha un significato positivo legato al raccolto, al benessere, all’abbondanza, alla vita. Nelle mani di Ade, dio degli Inferi, incute il timore della morte e questa visione negativa ha attecchito molto più profondamente nell’immaginario comune, senza far caso che il compito della falce è quello di eliminare le erbacce e le cattive abitudini per far spazio al rinnovamento.
Sognare la falce ha diversi significati a seconda del suo posizionamento. Se il sognatore la sta impugnando vuol dire che saprà farsi onore gradualmente ma se è impugnata da altri allora è prossima una disgrazia. Se si sta recidendo il grano ormai pronto per il raccolto, la fortuna è vicina. Al contrario, se si sta tagliando il grano prima del tempo di maturazione necessario, vuol dire che gli affari saranno difficili e che si entrerà in una fase di carestia. Se con la falce si sta tagliando dell’erba verde, il sognatore andrà incontro a delle difficoltà causate da delle relazioni affettive. Se l’erba appare secca, il dormiente deve fare in modo di sanare i propri affari e le finanze personali che, in quel momento, sono in pessime condizioni. Può anche voler dire, semplicemente, che è giunto il momento di pagare debiti e bollette. Un avviso di scadenza, insomma. Il numero della falce è il 45, associato alla magia. Se la falce è arrugginita è il 12, se è nuova il 65. Se la falce risulta spezzata 63, a forma di luna 32. Se si sogna il simbolo dell’ex unione sovietica della falce e del martello, il numero corrispondente è il 18.