Riguardo al mondo onirico sono state formulate Frasi sui sogni raccolte e diffuse gelosamente dal genere umano. In questo post abbiamo cercato di raccogliere quelle più significative e pertinenti al contesto.
Una delle frasi più celebri riferite ai sogni, è comparsa nella campagna pubblicitaria dell’automobile, modello Giulietta, dell’Alfa Romeo. Integralmente, la citazione esatta è la seguente:
“Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni e nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita”.
Una breve proposizione nella quale William Shakespeare ha riassunto pagine e pagine scritte sull’argomento dei sogni ricordando che l’essere umano è effimero, come le sue illusioni oniriche ma, al contempo, mette l’accento sull’intensità della nostra essenza più intima, strettamente connessa alla natura. Una connessione che anticamente, come abbiamo più e più volte ripetuto, rappresentava la comunicazione tra l’anima umana e quella divina e con Eraclito, filosofo greco vissuto tra il 535 e il 475 a.C., ne abbiamo un sunto significativo, tramandato fino ai giorni nostri:
“Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno, ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare”.
E cosa dice il Talmud, uno dei testi sacri della religione ebraica a cui si deve lo studio della Cabala che ricerca il vero significato della vita e l’operato del mondo?
“Un sogno che non viene interpretato è come una lettera che non viene letta”.
Perché, come diceva il padre della psicologia moderna, Sigmund Freud, al quale si deve Il Libro dei Sogni:
“Il sogno non si occupa mai di inezie, non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno. I sogni apparentemente innocenti si rivelano maliziosi, quando ci si sforza di interpretarli”.
La conoscenza del mondo onirico, come giustamente afferma Freud, non va forzata ma, come consiglia la cultura ebraica attraverso la Cabala, va accolta. Solo in questo secondo senso si può entrare nel mondo individuale e personale di Eraclito e tornando alla materia shakespeariana che racchiude il senso stesso della vita. Un’altra frasi interessante, da tenere a mente quando ci prepariamo ad entrare nel nostro mondo interiore, è quella del primo fotoreporter della storia, soprannominato l’Occhio del Secolo, Henri Cartier – Bresson il quale, riguardo ai sogni, diceva:
“ Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. È tra le due cose c’è il mondo dei sogni”.
Platone parlava di “reminiscenza”. Il padre della filosofia occidentale, infatti, era pienamente convinto che l’essere umano conservasse in sé tutto ciò che era dato di conoscere ma che per qualche motivo l’aveva scordato. Quindi l’uomo è completo, il suo compito è ricordarselo. Assunto sul quale anche lo scrittore Elias Canetti aveva fatto la sua considerazione dicendo:
“Tutte le cose che abbiamo dimenticato, chiedono aiuto nei nostri sogni”.
Insomma, quando sogniamo, non facciamo altro che ricordare e correre in aiuto alla nostra vera natura che non è unica e speciale ma è veramente nata sotto il segno dell’uguaglianza e della fratellanza. Uno dei filosofi più influenti del XX secolo, Emil Cioran (1911 – 1995) per quanto misantropo e pessimista, diceva, infatti:
“Chiunque può fuggire nel sonno, siamo tutti geni quando sogniamo, il macellaio e il poeta sono uguali là”.
Dato che si parla di rappresentazioni e processi mentali, concludiamo questa piccola miscellanea di frasi citando due piccoli pensieri ma densi di significato dello psicoanalista e sociologo tedesco Erich Fromm (1900 – 1980):
“Il sogno è un microscopio attraverso il quale osserviamo gli avvenimenti nascosti della nostra anima”.
“ Non solo non siamo meno ragionevoli e meno decenti nei nostri sogni ma siamo anche più intelligenti, più saggi e capaci di un giudizio migliore quando siamo addormentati rispetto a quando siamo svegli”.