Nel rispetto dell’andamento ciclico delle cose derivanti dall’ambiente naturale, il fieno è il risultato finale dell’erba tagliata, essiccata e conservata per foraggiare gli animali durante il periodo invernale. Periodo in cui il cambiamento climatico riduce il numero di pascoli a disposizione. Il taglio avviene più volte e, nello specifico, il fieno può essere di prima, seconda e terza mano. Questi lavori prettamente agricoli avvengono tra maggio, agosto e settembre. Mesi da cui il tipo di fieno trae il nome. Tipologie che corrispondono, rispettivamente, al maggengo, all’agostano e al settembrino. Il maggengo è il prodotto più pregiato e ricco di sostanze nutritive, in particolare di fibre vegetali, mentre il settembrino risulta il più povero e scadente.
Solitamente il fieno viene compresso in grandi balle dalla forma cilindrica o rettangolare. Sognare il fieno lavorato e preparato in questo modo in attesa di periodi meno proficui genera le riserve psichiche e la certezza che il sognatore saprà mantenere uno stile di vita onorevole e agiata. Se però il soggetto ha la sensazione che dal fieno provenga un odore particolarmente disgustoso, tipico della decomposizione, vuol dire che perderà delle persone a cui è particolarmente affezionato. Il significato non è più rassicurante se invece dell’odoraccio appena descritto si percepisce un buon profumo. Vuol dire che il dormiente si troverà presto costretto ad affrontare una grave sciagura. Quindi, cautela. Il numero del fieno è il 26, simbolo dell’ambizione e delle aspirazioni su tutte le aree che competono la società umana, sociale, militare, lavorativa, eccetera. Al fieno intriso d’acqua corrisponde al 51 mentre se al fieno secco è stato appiccato un incendio la cifra di riferimento è il 19. Le balle lasciate ferme per i campi o per i prati sono identificate con il numero 67 mentre se il sognatore le vede ordinatamente disposte nella stalla è sufficiente tenere a mente il 49.