Bevanda antica e apprezzata in tutto il mondo il caffè, in Italia, è diventato un vero e proprio culto alimentare e nella Smorfia Napoletana si piazza al numero 42 della tabella. Sognare il caffè può avere molte valenze, anche se ora è un bene di consumo diffuso in ogni dove, un tempo era un prodotto di lusso e il suo profumo allietava i nasi e lo stato d’animo delle classi nobiliari o per stimolarne le capacità intellettive.
Ciò che valeva in tempi antichi, vale ancora per il mondo onirico e quindi, sognare anche solo il profumo del caffé equivale a cercare un qualcosa dal quale trarre l’energia mentale, necessaria per portare avanti un progetto, rendersi conto di provare un’attrazione per una qualche persona o avere buone probabilità di aumentare le finanze a disposizione.
Come per il bastone, anche il coltello ha molteplici usi e significati e compare nella Smorfia Napoletana al numero 41 della sua tabella. Data la sua lama tagliente e pericolosa, sognare il coltello indica la natura violenta dell’animo umano ma potrebbe anche segnalare che il dormiente dovrà presto operare un taglio netto ad una situazione o ad una relazione che si sta facendo sempre più insostenibile all’interno della sua personale quotidianità. In generale, il coltello onirico non è di buon auspicio perché l’inconscio lo vive come un segnale di pericolo, capace di spezzare l’armonia costituitasi tra vita interiore e vita esteriore.
Con l’ernia, si ha il numero 40 all’interno della tabella redatta dalla Smorfia Napoletana. Non c’è molto da dire per quanto riguarda il sognare l’ernia poiché non si ha a che fare con un oggetto onirico bene preciso ma con una sensazione di dolore. In questo caso il sognatore potrebbe temere per la propria salute fisica che potrebbe costringerlo a un lungo periodo di inattività.
Dal sapore e dalla musicalità tipicamente spagnoleggiante, le nacchere sono simili per dimensione e e forma alle castagne che i ballerini di flamenco fanno cozzare fra loro per dare ritmo alla danza. La Smorfia Napoletana le fa entrare al numero 36 della sua personale tabella.
Qualsiasi volatile viene identificato con la parola uccello che, secondo la Smorfia Napoletana, plana al numero 35 della tabella onirica. Dati gli evidenti riferimenti sessuali, sognare un uccello può indicare una qualche mancanza del sognatore e, in particolare, della sognatrice all’interno di questa sfera. Se invece si toglie l’aspetto sessuale è molto probabile che il dormiente senta il bisogno realizzare i suoi desideri senza essere oppresso dal peso delle responsabilità quotidiane o, semplicemente, che senta la necessità di liberarsi egli stesso dei pregiudizio culturali e sociali in cui si trova intrappolato.