I Tarocchi sono la rappresentazione simbolica di quella pratica divinatoria squisitamente popolare che è legata alla Cartomanzia. La lettura del futuro tramite l’uso delle carte è stata sì approfondita e valorizzata all’interno delle classi nobiliari ma rappresenta anche un punto di contatto anche con i ceti più bassi. Questo perché i Tarocchi, dopotutto, non richiedono studi approfonditi e complicati calcoli divinatori. I metodi sono molteplici come lo sono anche le finalità. I più conosciuti sono i Tarocchi della Zingara, la lettura delle carte napoletane oppure ai Tarocchi Egiziani. all’interno delle quali abbiamo raccolto i significati principali delle carte utilizzate all’interno di questa metodologia. La consultazione di queste carte può essere personalizzata.
Soprattutto per quanto riguarda le donne, la domanda esistenziale di base è se si troverà o meno il vero amore. Per questo sono nati i Tarocchi dell’Amore. Tuttavia esiste una cartomanzia relativamente privata della sua funzione divinatoria e applicata solo ed esclusivamente alla ricerca interiore e a un percorso di meditazione spirituali ben rappresentata dai Tarocchi di Osho. In questo contesto non vanno dimenticati gli Oracoli. I Tarocchi e la cartomante in generale, infatti, sono l’eredità, la sopravvivenza della mitica sacerdotessa delfica, la Pizia a cui i potenti del mondo greco chiedevano consiglio per qualsiasi questione, politica, economica e sociale. Se volete approfondire questo discorso lasciamo a disposizione il testo intitolato Oracolo, Storia e consultazione alla quale sono correlati anche i seguenti:
- l’oracolo dell’amore,
- l’oracolo della sibilla,
- l’oracolo arabo,
- l’oracolo di Delfi,
- l’oracolo stellare,
- l’oracolo degli angeli.
Ricordate, infine, che i Tarocchi non sono solo un sistema con il quale prevedere il futuro ma anche un utile strumento per la conoscenza esoterica del sé che, a sua volta, permette al consultante di entrare in contatto con il suo inconscio, depositario di memorie antiche e potenti oltre che fonte inesauribile di conoscenza.
Cos’è la cartomanzia ?
Che cos’è la cartomanzia? Non è altro che una tecnica per predire il futuro o per ottenere risposte a domande specifiche. L’uso di mazzi di carte per la divinazione è una pratica antica e comune che tutt’ora persiste. Spesso e volentieri la si associa ad ambienti di estrazione popolare ma non è così, la cartomanzia destava anche l’interesse delle classi sociali più agiate. Un po’ per passatempo un po’ perché detentrici del potere gli aristocratici non disdegnavano tale pratica divinatoria. Anche se già se ne sente parlare in Germania e in Italia tra il 1500 e il 1600, le prime testimonianze accreditate sulla cartomanzia risalgono alla fine del 1700. Il suo luogo di nascita è in Francia e di preciso nella sua capitale, Parigi.
Nei salotti nobiliari, Jean – Baptiste Alliette intratteneva il suo pubblico con le carte nominate Tarocchi. Dopo Alliette, la cartomante più richiesta fu Marìe Adelaide Lenormand alias Mademoiselle Lenormand, i cui servigi erano molto richiesti e apprezzati da Josephine Beauharnais, la prima moglie di Napoleone Bonaparte. Diffusasi in tutta Europa, in Italia in particolare, la cartomanzia assunse, a partire dal 1800, significati esoterici e chi si dedicava alle pratiche occulte si convinse che la cartomanzia avesse natali ben più antichi, risalenti addirittura all’Antico Egitto.
Il principio che regola la pratica della cartomanzia è quello alchemico. Nell’alchimia, infatti, il mondo viene diviso in due. Le carte dritte rappresentano il mondo delle idee e dell’inconscio quelle rovesciate invece simboleggiano la realtà quotidiana. Lo strumento principale è, naturalmente, il mazzo di carte ma quest’ultimo presenta numerosissime varianti se si pensa al luogo di produzione, alle immagini scelte o alla presenza o meno di determinati semi o simboli. Si possono usare carte comuni oppure quelle denominate Sibille, le più conosciute sono quelle italiane, parigine e zigane. Rispettivamente, i mazzi capostipiti più famosi sono quelle denominate La Vera Sibilla di Masenghini, di origini bergamasche, i Tarocchi della Sibilla di Lenormand e i Tarocchi della Zingara, queste ultime molto presenti nelle aree tedesche.
Famose anche le Carte Zener inventate dallo psicologo da cui hanno ereditato il nome, Carl Zener. Queste ultime comprendono un mazzo di 25 carte divise in 5 gruppi contraddistinte da simboli grafici; il cerchio, il quadrato, la croce, la stella e l’onda. Fondamentalmente era un test rivolto ai pazienti per valutare se possedessero o meno capacità telepatiche o chiaroveggenti. Tuttavia hanno avuto una notevole influenza sull’immaginario collettivo tanto che ne è stato tratto pure un film The Gift – Il dono diretto da Sam Raimi, dove la medium Anne Wilson, interpretata da Cate Blanchett, risolveva un caso di omicidio attraverso la consultazione delle carte Zener.
Numerosi i metodi divinatori basati sull’utilizzo della cartomanzia, ci limitiamo ad elencarli per poi approfondirli in un secondo momento. Metodo astrologico, Gitano parziale o completo, delle Due Carte, delle Tre Carte, del Tridente, della Croce Celtica, della Croce di Sant’Andrea, della Croce mistica o semplice, della Stella di David o Mistica, della Piramide, del Sì e del No (questo è il sistema divinatorio base che richiede tassativamente domande chiuse e precise) delle Cinque Carte, delle Ventun Carte e dei Sette Mazzi, del Ventaglio e della Zingara.
Sono da aggiungere anche i metodi delle Quattro o delle Venticinque carte, accennate nel post riguardante la Lettura delle Carte Napoletane e nel quale sono elencati i singoli significati di ogni immagine e seme utilizzato. Sono le tecniche più conosciute ma l’universo napoletano è anch’esso ampio e variegato e ha saputo far sue la maggior parte delle varianti collegate alla pratica della cartomanzia. A proposito, se volete approfondire di più l’argomento, vi consigliamo di leggere il libro intitolato Storia della divinazione di Gaetano Berti, edito dalla Oscar Mondadori.