La testa compare nella Smorfia Napoletana al numero 34 ed è importante averne cura in quanto coordinatore principe del pensiero, del movimento e delle emozioni. Sognare la testa o anche il cervello equivale a vedere da vicino la propria attività intellettuale che però è anche propensa alla creazione di menzogne che potrebbero arrivare da persone considerate amiche.
Se invece si vede un intervento onirico di tale organo, è probabile che il dormiente stia per avere un’idea geniale che gli cambierà la vita ma se lo si vede in un contenitore diverso da quello adibito allora vi è un qualche blocco mentale che va superato.
E con il 33 si arriva anche per la Smorfia Napoletana agli Anni di Cristo. Per la religione cristiana il 33 ha un significato simbolico potente e importante poiché rappresenta l’essenza stessa dell’amore che si sublima nel sacrificio supremo per garantire la salvezza di tutto il genere umano.
Con il capitone si intende l’anguilla che si posiziona al numero 31 della tabella compilata dalla Smorfia Napoletana. L’anguilla è un alimento presente nelle tavole di moltissime culture e in tutte ha una sua particolare simbologia legata alla sessualità ma anche a concetti astratti come la saggezza e la capacità di vedere oltre le apparenze.
Al numero 31 troviamo nella Smorfia Napoletana il capofamiglia o padrone di casa. Sognare il padrone di casa equivale ad avere a che fare con il custode della propria interiorità rappresentata simbolicamente dalla casa onirica. Per capire e interpretare correttamente il suo ruolo è importante avere ben chiara la dimora nella quale il sognatore si sta muovendo.
Al numero 30 la Smorfia Napoletana associa le palle del Tenente e non riferito a un’altra parte anatomica del corpo maschile ma, semplicemente, fa riferimento alle palle di cannone. In generale, sognare una palla è di buon auspicio poiché la sua circolarità richiama la perfezione e la continuità delle cose e di tutti gli aspetti dell’esistenza umana. Essendo una sfera, inoltre, indica anche il movimento ed è con il movimento che si indica anche il cambiamento, la trasformazione ciclica delle cose stesse.
Il pitale o vaso da notte è identificato dalla Smorfia Napoletana come orinale e si colloca al numero 27 della tabella. Un tempo non vi erano i comodi bagni in casa, il vaso da notte lo si teneva in camera da letto e lì venivano raccolti i bisogni corporali. Per quanto possa sembrare disgustoso, sognare il pitale non ha necessariamente un risvolto negativo. Anzi, ad esempio sognare le feci è considerato di buon auspicio e nello specifico pronostica ottimi guadagni e successo negli affari.
Il 26 nella tabella della Smorfia Napoletana è l’unico numero che non fa riferimento a un’immagine o a un concetto astratto ma viene dedicato a un nome di battesimo, Anna o Nanninella. Il nome di Anna è importantissimo per la religione cattolica in quanto rappresenta la madre della Vergine Maria e, per questo, santificata e molto amata dai credenti cristiani. Nanninella è un vezzeggiativo del nome e significa: “Colei che è piena di Grazia”. Di solito Sant’Anna protegge le gestanti e tutte le donne dedite alle faccende domestiche come il ricamo e la tessitura.
Il Natale è una ricorrenza annuale molto attesa in tutto il mondo all’interno della quale ci si scambiano doni e buoni propositi e, naturalmente, la Smorfia Napoletana la inserisce al numero 25 della sua tabella e giorno con la quale si identifica, per questioni pratiche, la nascita di Cristo. Il Natale è simbolo di comunione spirituale ma se viene sognato allora il significato cambia e rivela un contrasto molto forte tra la natura esteriore e quella interiore dove il sognatore rinnega quest’ultima. Più che di unione il Natale onirico rivela separazione in casa, con le persone più cari che vengono percepite come lontane e distanti ma può anche essere un moto di nostalgia verso ricordi più dolci e confortanti ma che deve superare se vuole tornare a quell’equilibrio spirituale che teme di aver perduto per sempre.