Viviamo in una società consumistica che incentiva l’usa e getta. Siamo abituati a comprare prodotti confezionati in serie che durano quel che durano. Un tempo le cose resistevano per un’eternità e non si buttava via niente, tutto tornava utile. Facciamo parte di un’unica immensa fabbrica all’interno della quale il lavoro artigianale langue. Solo negli ultimi anni si è notata un’inversione di tendenza volta a recuperare i lavori manuali del passato. Il falegname, oltre al fabbro, rappresenta uno dei mestieri artigianali più rinomati in grado di affascinare ancora l’immaginario comune. Lavorare il legno, come in tutte le professioni, richiede competenza e sensibilità. Il prodotto finale che ne deriva non serve solo a compensare una mancanza, è considerata una vera opera d’arte, viene trattata con cura, se si danneggia si ripara e molto spesso passa in eredità. Il concetto di consumismo scompare e nelle opere del falegname ci si riappropria del piacere di possedere un prodotto di valore. La qualità e durevolezza dell’oggetto intagliato determina il valore e la bravura del falegname.
Detto questo, sognare un falegname ha un significato diametralmente opposto a quello associato al fabbro. Se il secondo indica la forza e la passione, il primo ha un carattere più contemplativo. Ci sono diversi tipi di legname e il suo utilizzo varia a seconda delle funzioni. Il falegname opera quindi delle scelte ben precise, riflette e progetta e applica il tutto con pazienza e precisione. Se il fabbro domina passioni incontrollate, il falegname le osserva, le ascolta e le guida. Se si vede un falegname mentre sta svolgendo il suo lavoro, il sognatore avrà buone notizie, fortuna e ordine. Se invece il dormiente si immagina in questo ruolo subentra la convinzione che si vivranno dei momenti molto piacevoli.
Il numero del falegname è il 6. Se è ubriaco 14, se sta applicando la colla 31, se è colto nell’atto di lavorare 52, se sta piallando 49 e se sta riposando 40.