Con a’ Maronna, la Madonna la Smorfia Napoletana indica il numero 8. La Madonna, per la religione cristiana, è importantissima in quanto simboleggia la purezza nella sua accezione più profonda. Quando si sogna la vergine per eccellenza, madre di Gesù Cristo, è molto probabile che il dormiente o la sognatrice sentano una qualche mancanza nella loro vita spirituale e, per questo, necessitano di una rassicurazione speciale.
La donna, in quanto madre, è un punto di riferimento basilare per l’individuo e quando viene a mancare si perde anche una sicurezza che si credeva incrollabile e, nei Tarocchi, la sua immagine è particolarmente importante e significativa non solo per il consultante ma anche per la cartomante. Se si sogna la Madonna nell’atto di piangere o mentre ride equivale ad avere un rapporto sulla condizione di salute effettiva della propria interiorità.
Con o’ Vase, il vaso, la Smorfia Napoletana identifica il numero 7. Il vaso, in tempi antichi, è quello che per i moderni è il water, luogo all’interno della quale eliminare le proprie feci. Altri termini per indicare il vaso in questa specifica funzione sono orinale o pitale.
Con il 5 la Smorfia Napoletana illustra ‘a mano, la mano. La diamo per scontata ma la mano è molto importante per comunicare non solo attraverso i gesti ma anche per entrare, attraverso una ritualità precisa, in contatto con il divino. Con le mani determiniamo il nostro destino e tramite esse ci prendiamo cura del sostentamento nostro e di chi ci circonda. È all’interno della mano che, oltretutto, si conservano il passato, il presente e il futuro di ogni singolo individuo. Il destino è contenuto nel palmo delle mani e la sua chiave di lettura la si può ottenere studiando la pratica della chiromanzia.
Con il 4 della Smorfia Napoletana si ha ‘o puorco, il maiale. Per quanto identificato con ciò che è sporco e negativo, il maiale è sempre stato molto importante per la maggioranza delle culture (in Cina, ad esempio, gli è dedicato un intero anno) e, in particolare, per quella contadina. Chi aveva un maiale in casa, infatti, era considerato benestante poiché ogni sua parte viene utilizzata per un’ampia gamma di specialità culinarie.
Con il 3 la Smorfia Napoletana indica ‘a gatta, l’elegante, flessuosa e molto femminile gatta. A questo animale sono stati dedicati parecchi post riguardante l’interpretazione dei sogni, basta dare un’occhiata a sognare gatti, sognare un gatto o, il più generico, sognare felini per avere un’idea sufficientemente chiara di tutte le implicazioni oniriche di questo animale. Semplificando, comunque, il gatto rappresenta l’istinto in generale e l’intuito femminile nel particolare.
Il primo numero dei 90 (1) inseriti nella tabella della Smorfia Napoletana equivale alla Patria, all’Italia. L’Uno ha un significato molto importante in quanto identifica l’Italia proprio nel momento in cui avviene l’Unità (1861) e perché la città partenopea lo associa al sole, fonte di luce, calore e vita. Sognare l’Italia, quindi, indica che il sognatore mostra un sincero affetto nei confronti del suo paese natale ma potrebbe anche indicare nostalgia e una velata malinconia qualora sia costretto ad allontanarsene per questioni d’affari e/o lavorative in generale.
Il libro dei sogni per eccellenza è quello redatto dallo psicoanalista tedesco Sigmund Freud nel 1899. L’opera di Freud è monumentale ma descrive dettagliatamente tutti i fattori inerenti la psiche e l’inconscio. Dopo aver spiegato la relazione tra sogno e vita reale indicando che il primo rappresenta la memoria primitiva di ciascun individuo. Lo psicanalista narra da dove si originano le visioni oniriche e, specificando che gli antichi vedevano nei sogni una comunicazione con gli dei, classifica le fonti dei sogni e li ritiene causati da quelle che definisce “eccitazioni sensoriali interne o esterne” o da stimoli fisici e/o psicologici. Spiega il motivo per cui molti dimenticano le visioni oniriche dicendo che le immagini create non sono sufficientemente forti da impressionare il sognante o perché è un avvenimento che si presenta solo una volta. La memorizzazione di una qualsiasi azione o sensazione, infatti, è data dalla ripetizione della stessa.